Barelle autocaricanti ambulanza. Barella autocaricante automatica per caricare e scaricare pazienti, che può essere condotta da una sola persona, facile da estrarre e introdurre in autoambulanza.
La barella è dotata di apposito sistema a scorrimento per caricare e scaricare facilmente i pazienti senza doverli sollevare. Ripiegamento automatico delle gambe in entrata nel veicolo, fissaggio nella posizione d'uso quando la barella viene estratta dal veicolo, leve di controllo a sinistra e a destra sbloccano rispettivamente
le gambe anteriori e quelle posteriori, consentendone il ripiegamento quando la barella viene caricata.
Le gambe sono ricoperte di uno strato di polietilene per facilitare il caricamento in ambulanza.
CARATTERISTICHE TECNICHE
• Misura:
- 193 x 60 x 88 cm max
- 193 x 60 x 21 cm min
• Portata: 159 kg
• Peso: 40 kg
• Dimensione imballo: 195 x 61 x 26 cm
DOTAZIONE COMPRESA
Fornita completa di sponde, materasso, asta portaflebo, cinghie e sistema di fissaggio all'ambulanza.
UTILIZZO BARELLE:
Indispensabile dispositivo di recupero, la barella è il primario strumento di interazione tra paziente e soccorritore. Le manovre che i soccorritori devono effettuare sono altamente pericolose, in quanto pregiudicano il buon soccorso perché mettono la vita del paziente a repentaglio. Gli operatori sul campo hanno esigenze ben precise che richiedono praticità e affidabilità di modo che l'operazione di soccorso possa avvenire con semplicità e rapidità di utilizzo. La barella autocaricante e' ovviamente una barella provvista di gambe retrattili e di ruote piroettanti ed e' utilizzata esclusivamente per il caricamento del paziente sull'ambulanza. Va quindi esclusivamente usata sul piano stradale e dunque, ad esempio, dall'ingresso dell'abitazione del paziente fino all'ambulanza. Essa non va assolutamente usata per trasportare il paziente su lunghi tratti, scale e su percorsi disagevoli in quanto non assicura sufficiente sicurezza di trasporto del paziente. Le procedure da attuare con la barella autocaricante sono sostanzialmente:
- l'abbattimento a terra della barella senza paziente,
- il posizionamento del paziente sulla barella,
- il sollevamento della barella con paziente a bordo,
- il carico della barella con paziente sull'ambulanza,
- la discesa della barella con paziente dall'ambulanza.
- L'abbattimento a terra della barella, di solito in carico all'autista dell'ambulanza prevede l'avvicinamento della barella al paziente compatibilmente con i vincoli sopra citati quindi, ad esempio, nel caso di un intervento in una abitazione, la barella sarà posizionata in un punto prossimo all'uscita dell'edificio stando attenti a permettere un'agevole uscita del paziente trasportato dagli altri elementi della squadra. La barella non va quindi piazzata, in questo caso, immediatamente di fronte alla porta di uscita ma, ad esempio, lateralmente o poco più avanti.
L'abbattimento vero e proprio ossia la chiusura delle ruote e il posizionamento a terra della barella dipende dal tipo di barella e, in funzione di questa, può essere eseguita agevolmente da due soccorritori o da uno solo. In ambo i casi l'abbattimento avviene agendo sulle leve di controllo gambe poste dal lato dove si troveranno i piedi del paziente. L'abbattimento ad un singolo soccorritore prevede che la barella venga alzata dal lato piedi e posta con il lato testa a terra. Quindi si provvede allo sblocco dei piedi anteriori utilizzando la leva di destra. In questo modo è possibile accompagnare lentamente la testa della barella a terra. Una volta fatto questo si provvede ad agire sulla leva di sinistra che sblocca i piedi posteriori permettendo di adagiare la barella completamente a terra.E' importantissimo, durante il sollevamento di questa barella e di tutte le altre, tenere una corretta posizione schiena/piedi da parte dei soccorritori per evitare sollecitazioni eccessive sulla colonna vertebrale che potrebbe portare a problematiche quali lombosciatalgie, ernie e altro. La barella va quindi alzata facendo leva sui piedi, polpacci e sui bicipidi femorali e facendo attenzione affinchè la schiena sia ben tesa e quanto più possibile verticale al terreno.